Intervista a Gabriele Molteni - Founder di Arca24
Quali sono i trend “tecnologici” in area HR?
In questo momento, l’area HR vive un forte fermento dettato da due componenti: negli ultimi 10 anni, rispetto agli altri dipartimenti aziendali ha assimilato molto poco le evoluzioni tecnologiche, meramente come modo di lavorare, e oggi si trova a voler colmare il gap in un tempo molto rapido. In secondo luogo, cambiando la comunicazione tra le persone, che oggi avviene sempre più in rete, in modo speculare i dipartimenti HR si trovano a doversi adeguare.
I trend sono legati al Talent Acquistion, all’Intelligenza Artificiale, al Gaming, ai Performance Management e all’Employer Branding. Tanti i temi sul tavolo.
Quali le aree della funzione HR più impattate? In che modo?
Indubbiamente sono due le aree più sollecitate: il recruiting e la gestione della performance.
Per quanto riguarda il recruiting, la sollecitazione all’uso della tecnologia è legata a due circostanze opposte, ma che trovano convergenza nell’uso di applicativi informativi: per chi ha una ricezione molto elevata di candidature, per poterle gestire più agevolmente, più rapidamente e senza perdita di competenze importanti per l’organizzazione, ci troviamo nella circostanza di big data management, dove l’IA interviene. Secondariamente, per chi ha difficoltà nel Talent Acquisition, per poter accedere a platee più ampie e catturare le competenze necessarie.
Per quanto riguarda il performance management, in questo momento c’è la necessita, in modo molto ampio, di monitorare gli andamenti e i bisogni formativi e, più in generale, di avere un feedback continuo per cogliere rischi e opportunità legati al personale. Il tutto in modo agevole e smart, meglio se da mobile, per coinvolgere tutti gli attori.
Parlando coi clienti quali sono le loro esigenze e le loro difficoltà?
Troviamo due esigenze diverse. Una esplicita, che dice: “Non è efficace né efficiente gestire i processi di selezione con una mail”; a questa diamo una risposta tecnica con un prodotto. E una implicita e non palesata, ma altrettanto funzionale, di voler mettere un po’ di ordine nelle scelte tecnologiche. Spesso la volontà evolutiva si trasforma in disordine organizzativo. Accedere alla tecnologia senza un piano strategico rischia di creare ancora più problemi di quanti non se ne abbiano già in quel momento. Per esempio, decidere di attivare campagne di Employer Branding senza avere uno strumento come un Applicant Tracking System adeguato rischia di vanificare ogni sforzo.
Che competenze serviranno per gestire la trasformazione digitale in HR?
Come tutte le trasformazioni, c’è un unico ingrediente: l’aspetto culturale. La tecnologia non è né buona né cattiva, ma nasce per rispondere a un bisogno. Le persone, in modo neutro, devono decidere di mettere in discussione il proprio modo di lavorare, per verificare se si può fare di meglio. Serve cultura evolutiva verso il miglioramento, abbandonando la comfort zone.
I talenti digitali che lavorano con te come si gestiscono? Cosa vogliono? Cosa gli chiedi?
Do libertà in cambio di responsabilità. Non vuol dire anarchia, perché le regole esistono, ma punto di più sui comportamenti attesi che sul cartellino. Non guardo gli orari ma le consegne, c’è molta autogestione. Questo non riguarda solo le figure senior, ma vale per tutti. Abbiamo bisogno di essere tutti coinvolti, di lavorare per progetti comuni e di rendere l’ambiente di lavoro il più confortevole possibile. Desidero avere un team che ogni mattina non senta il peso di venire al lavoro, perché qui passa più tempo di quanto non ne passi a casa, escludendo quando dorme. In quest’ottica, una partita a calcetto o a ping pong, in qualsiasi orario, permette di stemperare la tensione e fare Team Building senza togliere nulla alla produttività.
Io ho bisogno di maggiore qualità, il team di uno schema nuovo dove poter dare il meglio di sé contribuendo al risultato.
La tecnologia comporterà un maggior outsourcing per i processi HR?
Non credo che ci sia un collegamento diretto, credo che questa rimanga una strategia aziendale indipendente. Probabilmente la tecnologia semplifica entrambe le scelte e i cambiamenti.
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