QUALI SONO LE AZIENDE CHE PAGANO MEGLIO I PROPRI DIPENDENTI?
Gestire le politiche retributive in tempo di crisi; diventare attrattivi ai primi segnali di ripresa. Il dilemma è attuale e coinvolge tutti. Un dato emerge: sono le aziende che hanno un mercato all’estero a fare da battistrada, mentre il mercato domestico rischia di diventare un cappio.
Largo consumo, alimentari, energie e telecomunicazioni sono i settori che in questo momento pagano meglio e di più. Lo rivela l’ultimo Rapporto dell’Osservatorio JobPricing, che si chiama CSI, ma non ha nulla a che vedere con la famosa serie televisiva americana (Crime Scene Investigation). Nel nostro caso CSI significa Company Salary Index. E’ la classifica delle imprese, prevalentemente di grandi e medie dimensioni, che adottano politiche più o meno generose con i propri dipendenti e collaboratori. A lanciarla è JobPricing, che ha messo in fila centinaia di migliaia di dati osservando al microscopio e ai raggi X gli stipendi di tre categorie: dirigenti, quadri e impiegati.
Ci sono classifiche di settore e una classifica generale, che vede in testa due aziende dell’alimentare e dei beni di largo consumo (Procter & Gamble e Ferrero, rispettivamente a 128,8 e 112,1, fatto 100 l’indice di base); seguono un’azienda di Tlc (Vodafone a quota 111,4), una dell’energia (Eni a quota 111,2), un’altra dell’elettronica (Siemens a quota 110,8) e in sesta posizione un’azienda meccanica (Nuovo Pignone a quota 110,3). A pagare di più i top manager sono Vodafone, Enel, Procter & Gamble, Eni, Pfizer, Telecom Italia, Unicredit, Poste Italiane, Ferrero, Deloitte, Fiat Chrysler Automobiles, Intesa San Paolo. A pagare di più gli impiegati sono Ansaldo Energia, Fincantieri, Siemens, Unilever, Hewlett Packard (Hp), Barilla.
Gli stipendi medi vanno dai 136mila euro annui dei direttori di alto grado ai 56.300 euro dei quadri, ai 38.700 euro degli impiegati. Il Rapporto completo con tutte le classifiche delle aziende è scaricabile gratuitamente (clicca qui).
Tre le lezioni di fondo che si traggono dal Rapporto CSI: pagano di più e meglio i settori ad elevata specializzazione; le politiche sono più generose nelle multinazionali a seconda della sede del quartier generale (penalizzando così le periferie); diventa sempre più necessario segmentare le proprie popolazioni aziendali, rivedendo e finalizzando al meglio incentivi, benefit e retribuzioni variabili.
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