SMART WORKING: LA CASE HISTORY DI COMAC
Forse non tutti sanno che, stando alla sua etimologia, la parola “crisi” non ha solo il significato negativo con il quale la usiamo tutti i giorni, ma anche quello di “opportunità per migliorare”.
Comac, PMI nata nel 1990 in un paese della provincia di Bergamo e che si è imposta come leader mondiale nel proprio settore (gli impianti di infustamento e imbottigliamento per birra, soft drinks e altre bevande) ha preso alla lettera questo insegnamento.
La scelta di riorganizzare l’intera azienda in ottica smart working, infatti, nasce all’inizio del periodo di grave crisi economica che ha coinvolto tutto il mondo.
Nel 2009 la strada più facile avrebbe portato al taglio lineare degli investimenti, invece il management Comac decise con convinzione di imboccare quella opposta: eliminare gli sprechi e ripensare l’organizzazione per migliorare la competitività.
UN APPROCCIO OLISTICO
L’ispirazione arriva dall’Oriente: la lean philosophy, messa in pratica per la prima volta negli stabilimenti giapponesi della casa automobilistica Toyota, mira a rendere la produzione sempre più snella, eliminando gli sprechi di qualsiasi tipo.
Ma la teoria non basta: alla base di ogni processo e al centro di ogni cambiamento deve esserci la risorsa più importante: l’essere umano.
Il progetto di Smart Working attuato da Comac nasce da questa convinzione, in un approccio olistico in cui il benessere dei collaboratori è garantito dall’azienda in cambio di voglia di fare, proattività, “testa e cuore”.
RIPENSARE GLI SPAZI
Gli spazi di lavoro sono stati la prima direttrice del cambiamento in ottica smart working: a partire da Ufficio tecnico, Ricerca e Sviluppo e magazzino, tutte le sedi sono state ripensate attraverso:
– Creazione di spazi diversificati a seconda della funzione e del grado di concentrazione richiesto
– Creazione di nuovi spazi – per esempio pensatoi e sale multimediali – che favoriscano il team working e la creatività
– Miglioramento della rete Wi-FI e dei server di supporto alle attività
– Automatizzazione delle attività di magazzino (attraverso i magazzini verticali)
– Digitalizzazione delle pratiche amministrative
Accanto agli spazi di lavoro sono stati inseriti spazi destinati al benessere dei collaboratori:
– Palestra aziendale
– Giardino multisensoriale e multifunzionale, a disposizione dei collaboratori anche nei giorni festivi per l’organizzazione di feste private
– Mensa aziendale, con la possibilità di consumare i pasti anche in giardino e doggy bag
– Servizio “Wellness”, con personale qualificato a disposizione in alcuni orari
– Introduzione, in futuro, della figura del “maggiordomo aziendale” e di alcuni servizi utili nella vita quotidiana (spesa a domicilio, tintoria) in spazi messi a disposizione dall’azienda.
DALLO SMART WORKING AL WELFARE AZIENDALE
Come si intuisce scorrendo l’elenco delle misure adottate, per Comac lo smart working si inserisce in una più ampia politica di welfare aziendale, che punta a garantire un work-life balance sempre migliore (anche attraverso la flessibilità oraria in entrata e uscita) e sempre più formazione a responsabili e collaboratori (attraverso corsi di inglese con insegnante madrelingua e corsi di altro genere).
Il passo successivo, già implementato, ha visto l’introduzione di un sistema di performance management, legato alle competenze specifiche per funzione e reparto e alle soft skills.
Attraverso l’introduzione di KPI e MBO, quindi, ogni performance viene valutata attraverso indicatori misurabili e obiettivi ben definiti. Al loro raggiungimento è legata una parte di retribuzione variabile, pagabile (a scelta del collaboratore) anche attraverso forme di welfare (voucher o piattaforma).
I BENEFICI DI UNA SCELTA
L’introduzione di questi cambiamenti, ovviamente, ha comportato qualche normale resistenza, soprattutto da parte delle persone maggiormente orientate al compito, ma gli aspetti positivi sono di gran lunga più numerosi:
– Miglioramento del clima generale e del benessere riscontrato in azienda
– Maggiore capacità di trattenere i talenti migliori e i collaboratori nei ruoli chiave dell’azienda
– Migliore capacità di attrarre i talenti presenti sul mercato del lavoro
Per questi motivi, vale la pena ricordare il punto da cui siamo partiti per questa analisi: con idee lungimiranti e visione di impresa, anche le difficoltà possono trasformarsi di grandi opportunità.